Tandem Cicli Dea 1938 monta il rarissimo freno Bowden a doppio registro
Fatica, fango, polvere, sangue, sudore e lacrime
Rinunce, regole e crisi, tirare la corda, tirare la cinghia e tirare avanti
Continua a leggere “Tandem cicli Dea 1938”"Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque." – Parrini
Tandem Cicli Dea 1938 monta il rarissimo freno Bowden a doppio registro
Fatica, fango, polvere, sangue, sudore e lacrime
Rinunce, regole e crisi, tirare la corda, tirare la cinghia e tirare avanti
Continua a leggere “Tandem cicli Dea 1938”The suicide shifter
La particolarità del primi modelli prodotti negli anni 30 è la mancanza della scritta Campagnolo su entrambe le facce della zona in cui si afferravano le bacchette , modello non disponibile, per ora
Continua a leggere “Cambio Campagnolo corsa 2 leve – 4 modelli”Di Alfonso “Fonso” Calzolari
Vergato (Bo) 30.4.1887- Ceriale (Sv) 4.21983 professionista dal 1909 al 1926, vinse il giro d’Italia nel 1914. Nell’edizione del giro del 1914, in cui si susseguirono fatti rocamboleschi come bufere di neve tempeste e ripetuti tentativi di sabotaggio ai suoi danni, stabilì anche una serie di primati ancora imbattuti: vinse infatti con 1 ora,55 minuti e 26 secondi di vantaggio su Pierino Albini (il maggior distacco mai inflitto dal vincitore al secondo classificato.
Inoltre al Giro del 1914 fece registrare la media di velocità più bassa di sempre (23,374 km\h) e il minor numero di atleti giunti a Milano(appena 8). In quel giro venne inserita anche la tappa più lunga di sempre, la Lucca-Roma di ben 430 km vinta da Costante Girardengo, in cui Calzolari difese il primato conquistato dalla tappa precedente.
Continua a leggere “Stucchi corsa 1913”Giovanni Gerbi è meglio noto come il diavolo rosso.
La leggenda dice che il soprannome Diavolo Rosso gli sia stato dato da un sacerdote, dopo che Gerbi arrivando come un fulmine era piombato sui fedeli in una processione.
Gerbi (1885-1955) è astigiano, ma in realtà si può dire anche alessandrino perchè all’epoca Asti faceva parte della provincia di Alessandria.Anch’egli dopo aver chiuso l’ attività agonistica diventa produttore ed è spesso ad Alessandria, arrivando sempre rigorosamente in bicicletta, ospite anche del negozio Maino.
Continua a leggere “bici corsa Gerbi corsa 1927”I telaisti erano i cognati Vanni e Boccardi, entrambi avevano lavorato con Galmozzi fino alla fine degli anni 40 , il primo per oltre vent’anni, prima nel vecchio capannone in via Melchiorre Gioia che fu distrutto a causa del bombardamento alla stazione di Milano poi in una piccola officina poco distante.
Telaio del 1968 che fu verniciato probabilmente nel 1970 dopo che Colnago depositò il logo dell’asso di fiori con le decalco della super
Continua a leggere “Colnago Freccia 1968”La bicicletta è come il cavallo nel West, ingrediente essenziale del paesaggio
Molinari assieme a Beltramo brevettarono il canotto sella in alluminio
Molinari Cicli – via Frejus 35, Torino. Costruttore torinese di Borgata Cenisia, rinomato telaista. La fabbrica ha prodotto validi esempi dell’artigianato torinese anche nel settore corsa e sportivo. E’ rimasta attiva dagli anni trenta del secolo scorso fino agli anni sessanta. cit|Registro Storico
Continua a leggere “Molinari corsa 1946”