Una strada c’è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita.
squadra corse modello Vagabond 1989 URS Zimmermann
"Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque." – Parrini
Una strada c’è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita.
squadra corse modello Vagabond 1989 URS Zimmermann
Tra le invenzioni originali che oggi possiamo ancora ammirare sulle sue biciclette c’è il particolarissimo sistema di fissaggio al tubo orizzontale del cavo freno posteriore, realizzato con speciali asole in acciaio saldate al tubo che fermano una molla in alluminio per bloccare la guaina.
Fù probabilmente il primo a saldare il deragliatore anteriore direttamente al telaio oltre a creare il bloccaggio delle pinze freno all’interno del telaio senza bullone, prototipi ripresi nello stesso periodo e in modo leggermente diverso, anche da Marastoni e successivamente presenti nei primi modelli costruiti per Luciano Paletti.
La maggior parte dei telai sono costruiti con la scatola del movimento centrale realizzata da Giusppe Pelà. cit Frameteller
Collezione privata
Una bicicletta di grande successo, anche commerciale, che segue il modello Super e precede la Master. Giuseppe Saronni ne è stato l’interprete principale, con la sua Mexico rossa.
Giuseppe Saronni, nato il 22 settembre 1957 ha scritto una pagina di storia dello sport italiano trionfando a Goodwood con quella che sarebbe passata alla storia del ciclismo come “la fucilata”, forse la più bella volata dell’intera storia delle due ruote, con cui disintegra la concorrenza degli avversari, lasciando Greg Lemond a 5″ e Sean Kelly a 10″. E’ il secondo mondiale da c.t. per Alfredo Martini.