Dosi crono 1991

Nel biennio ’90 e ’91 Walter Dosi è stato meccanico e saldatore della Giacobazzi, nel team c’era anche il giovane Pantani, il quale corse il Giro d’Italia dilettanti del 1991 in sella ad una bici Dosi.

Frutto della collaborazione con il maestro verniciatore Mario Martini di Lugo, le livree Dosi sono tra le più belle e originali degli anni ’70 e ’80.
La grafica delle livree esce dalla tradizione del tempo con un linguaggio fatto di segni astratti e tinte sfumate, mescolando stilemi derivati dall’estetica urbana e della moda anni ’80. Visitare l’officina Dosi in quegli anni era come entrare in una galleria d’arte contemporanea. cit frameteller

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Rivola 1973 by Mario Martini

la Rivola fa …..gola

Campagnolo nuovo record 1973

Per caratterizzare i telai Rivola, Chiesa fu il primo a ideare e perfezionare gli attacchi dei forcellini a “coda di rondine“, in breve tempo poi imitati da altri telaisti della zona e del nord Italia, nel modello Rivola Superleggera gli attacchi sono ulteriormente alleggeriti con un foro.

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Ronchini corsa 1976

Diego Ronchini fu maglia rosa e campione d’italia

Seguire le corse di Ronchini divenne un rito: si partiva con braciole, graticola e bottiglioni

Telaio superleggero con gruppo Campagnolo super record prima generazione

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Dosi Futura 1987 by Martini

Dosi Futura telaio stellare con congiunzioni Cinelli

il verniciatore era l’amico Mario Martini di Lugo

Monta il gruppo Shimano Santè, uno dei primi gruppi indicizzati a 7 velocità ,il posizionamento del gruppo era appena sotto il Durace con cui condivideva la bontà dei materiali utilizzati per la sua realizzazione, curatissimo anche nel funzionamento ,era una chicca per chi voleva distinguersi ed avere una bici “fashion”

collezione privata

Confente corsa Masi

Lo “Stradivari” delle biciclette

Mario Confente: un nome sconosciuto ai più, che cela però un talento, un genio della meccanica, ma allo stesso tempo una persona umile, laboriosa e dal grande cuore che merita di essere ricordata e valorizzata.


La sua “storia d’amore” con la bicicletta iniziata quando aveva tredici anni l’ha portato prima a gareggiare e successivamente a produrre cicli di altissima qualità tanto da essere definito dall’amico e collaboratore Jim Cunningham lo “Stradivari” delle biciclette.


Mario Confente nacque a Montorio Veronese il 29 gennaio 1945 da una modesta famiglia. Terzo di cinque figli, ed unico maschio, non ebbe un’infanzia facile; iniziò a lavorare giovanissimo come apprendista nel locale negozio di ferramenta del signor Carli sito al civico 26 di via Olivé, ma la sua attitudine e passione per la meccanica furono ben presto notate da Antonio Tiberghien il quale, avendo conosciuto Mario grazie al rapporto di amicizia che lo legava ai suoi figli, gli offrì un posto come riparatore di telai nel grande lanificio di sua proprietà. Qualche tempo prima egli si iscrisse alla scuola professionale “L. Da Vinci” dove ebbe modo di ampliare le sue conoscenze in materia di meccanica.

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freni Campagnolo record primo tipo senza scritta 1968

la storia dei freni Campagnolo inizia esattamente quattro giorni prima del campionato del mondo su strada a Imola nel 1968, esattamente ci troviamo a Dozza, un borgo medioevale situato sulle colline romagnole ……..

ripercorriamo quel giorno, anzi dalla sera prima .

la banda musicale del maestro Baroncini suona nella piccola piazza ed il clima festoso coinvolge anche Gianni Motta.

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Suzzi corsa 1957

Uno dei più celebri artigiani emiliani.

La sua bottega è attiva dai primi anni ’20 fino alla fine degli anni ’80.

Suzzi aveva la sua bottega a Imola, ma era anche rivenditore a Bologna, in via Fossato 21.

Nel corso degli anni nella sua bottega sono state assemblate diverse biciclette, da corsa e da passeggio.

Il suo logo era uno scudo azzurro in stile cinquecentesco.

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