
Il modello ricorda una sua vittoria alla Gran Fondo di 600 km

Nella guarnitura originale si notano le iniziali Luigi Ganna Varese
"Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque." – Parrini
Il modello ricorda una sua vittoria alla Gran Fondo di 600 km
Nella guarnitura originale si notano le iniziali Luigi Ganna Varese
Un giro in bicicletta è una fuga dalla tristezza
cit di james Starrs
Ecco il racconto che nel 1997 il mitico Cino Cinelli (proprio quello divenuto famoso per i manubri e le sue biciclette) fece alla Gazzetta dello Sport ricordando il “suo” ciclismo.
Strade bianche: si mangiava polvere e fango. Tubolari piu’ larghi e pesanti mezzo chilo l’uno. Una corona davanti e la tripla dietro. I cerchi erano in legno. La ruota si poteva cambiare solo se era rotta, in caso di foratura bisognava arrangiarsi da soli. Il ciclismo degli anni Trenta, com’e’ facile immaginare, era molto diverso da quello di oggi.
“La disciplina mentale, la volontà di lavorare, oltre al talento, sono proprie di Galmozzi
è il modello più importante, è il passaggio dal cambio ad una leva tipo Campagnolo Paris Roubaix al Campagnolo Gran sport per cui si notano entrambi gli attacchi, i dentini per il primo e l, orecchietta per la secondo
Montata Gran sport primo tipo tranne il cambio posteriore Gran sport extra
Il numero di telaio è riportato anche sul manubrio
Gruppo completo Magistroni con serie sterzo Zenit
Continua a leggere “Galmozzi 1951 squadra corsa Azzini Milano”la bicicletta è la penna che scrive sull’ asfalto (cit.Guy Demaysoncel)