Dosi Futura 1987 by Martini

Dosi Futura telaio stellare con congiunzioni Cinelli

il verniciatore era l’amico Mario Martini di Lugo

Monta il gruppo Shimano Santè, uno dei primi gruppi indicizzati a 7 velocità ,il posizionamento del gruppo era appena sotto il Durace con cui condivideva la bontà dei materiali utilizzati per la sua realizzazione, curatissimo anche nel funzionamento ,era una chicca per chi voleva distinguersi ed avere una bici “fashion”

collezione privata

Colnago Oval Cx 1983

La Colnago Oval Cx è una bicicletta molto particolare, venne prodotta in un numero non elevatissimo di esemplari, non elevato se rapportato alle biciclette Colnago sue coeve: Super, Messico, Master; probabilmente prodotta dal 1983 al 1985.

La linea guida è quella della costruzione di una bicilcetta aero, tendenza che si è sviluppata proprio in quegli anni e che molti marchi hanno seguito.

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Colnago Nuovo Mexico 1982 50 th

Una bicicletta di grande successo, anche commerciale, che segue il modello Super e precede la Master. Giuseppe Saronni ne è stato l’interprete principale, con la sua Mexico rossa.

Giuseppe Saronni, nato il 22 settembre 1957 ha scritto una pagina di storia dello sport italiano trionfando a Goodwood con quella che sarebbe passata alla storia del ciclismo come “la fucilata”, forse la più bella volata dell’intera storia delle due ruote, con cui disintegra la concorrenza degli avversari, lasciando Greg Lemond a 5″ e Sean Kelly a 10″. E’ il secondo mondiale da c.t. per Alfredo Martini.

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Maino corsa 1911 tipo 1B

Maino, La “Ferrari della bicicletta”
L’azienda che l’alessandrino Giovanni Maino fonda nel 1896 in piazza Garibaldi ad Alessandria è destinata in un ristretto ambito di tempo a diventare un riferimento per sportivi ed appassionati.

Curiosità su Maino
I reparti dello stabilimento di Giovanni Maino erano tutti completamente integrati proprio come una catena di montaggio, al termine della quale si arrivava alla realizzazione compiuta dell’opera d’arte, finita e rifinita, in tutti i suoi dettagli e accessori. Proprio come avviene per una collezione d’abiti di alta sartoria: si parte dal modello base per ridisegnare e creare una nuova bicicletta Maino.

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Somec top class 25° anniversario

IN Romagna è per tradizione una terra dove la passione, la dedizione per il ciclismo è all’apice, e proprio un romagnolo (precisamente di Lugo di Romagna) Oliviero Gallegati “fanatico” di questo sport iniziò nel lontano 1973 a costruire biciclette da corsa esclusivamente su misura.

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Deragliatore Vittoria 1950/53 f.lli Nieddu

Deragliatore anteriore comandato da una levetta, molto simile al modello Campagnolo

Non è stata rinvenuta nessuna documentazione al riguardo ma deve essere stato prodotto e commercializzato nei primi anni cinquanta

Non ottenne un grosso successo di vendite, soppiantato dai più moderni modelli comandati a filo. …….tratto dal libro Vittoria di Francesco Di Sario

Fiorelli corsa 1954

modello di punta della casa di Novi Ligure

La fabbrica Fiorelli nasce nel 1932 in via Ugo Foscolo a Novi ligure, grazie ai fratelli Rinaldo, Mario e Lino Fiorelli.

Inizialmente costruisce solo telai da corsa, ma presto passa alle bici complete sia da corsa sia da viaggio.

La squadra corsa Fiorelli ingaggia campioni come Ferdy Kubler, Jean Robic e Ugo Koblet.

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Ciclo Italia U. Dei 1921

 Nell’anno in cui i fratelli Lumiére inventavano la cinematografia e Guglielmo Marconi creava il telefono senza fili, un piccolo artigiano con la passione della bicicletta, pignolo all’inverosimile, mai sazio di prove e sperimentazioni, coniava la sua prima serie di biciclette: correva l’anno 1896, il suo nome era Umberto Dei.


   Nasceva così una straordinaria collezione di biciclette unanimemente considerata una meraviglia della nascente industria ciclistica mondiale. La qualità e la perfezione erano tali che subito la fama del marchio Dei si diffuse tra ciclisti e corridori di tutto il mondo: tutti chiedevano di poter correre e vincere in sella ad una Dei.

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Pogliaghi corsa 1957

“bicicletta d’elite” per una “clientela d’elite”…

congiunzioni Nervex

ll kit di congiunzioni in acciaio pressato Nervex Professional è oggi universalmente considerato un classico dell’epoca.  Fu notevolmente prolifico negli anni ’50 e ’60, quando erano scelte da quasi tutti i produttori di telai, dai migliori artigiani Gillott, Bates, Ephgrave, Jack Taylor, De Rosa, Colnago, Bianchi, Masi e dalla maggior parte dei produttori di media e grande distribuzione come come Viking, Dawes, Holdsworth, Carlton, Mercian, Raleigh, Peugeot e Schwinn, Paramount negli Stati Uniti.

Fino all’avvento alla fine degli anni ’40 della serie di congiunzioni già intagliate Nervex Professional, molti costruttori le dovevano alleggerirle internamente con aggravio di energie, tempo e denaro. Progettate con un design elegante, erano destinate ad avere un grande successo fin dal giorno in cui entrarono sul mercato. Splendidamente tagliate con linee piacevoli, relativamente leggere e ben rifinite, richiedevano meno limatura e pulizia rispetto ai modelli fusi “a colata di sabbia” disponibili all’epoca. Parte della loro popolarità globale dipese anche dal fatto che erano usate nelle biciclette scelte da importanti corridori professionisti.
Ovviamente i migliori costruttori continuarono a rendere riconoscibili i propri telai anche attraverso un intaglio unico ed originale di queste congiunzioni .cit frameteller

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