Nell’anno in cui i fratelli Lumiére inventavano la cinematografia e Guglielmo Marconi creava il telefono senza fili, un piccolo artigiano con la passione della bicicletta, pignolo all’inverosimile, mai sazio di prove e sperimentazioni, coniava la sua prima serie di biciclette: correva l’anno 1896, il suo nome era Umberto Dei.
Nasceva così una straordinaria collezione di biciclette unanimemente considerata una meraviglia della nascente industria ciclistica mondiale. La qualità e la perfezione erano tali che subito la fama del marchio Dei si diffuse tra ciclisti e corridori di tutto il mondo: tutti chiedevano di poter correre e vincere in sella ad una Dei.
Lo stesso Umberto partecipò da protagonista ai campionati del mondo su pista del 1901 (Berlino). Le biciclette da corsa Dei vincevano ovunque e dominarono la scena per quasi mezzo secolo raccogliendo allori e primati nei più importanti velodromi del mondo.
Oggi i cicli Dei ripercorrono la propria storia fra mito e leggenda e si rifondano in un raffinato equilibrio di elementi moderni, materiali naturali particolari cesellati. Attraversano il tempo riscoprendosi nella memoria.
L’artigiano tramanda saggezza e amore per la cura esasperata del dettaglio. Ingegneri, stilisti, tecnici privi di pregiudizi compiono la sintesi perfetta tra la totale tradizione del marchio, l’assoluta qualità e pregio dei materiali e dei componenti e la continua ricerca di innovative soluzioni tecniche e stilistiche. Si raggiungono così classe, prestigio e libertà. cit U. Dei
collezione privata